Raiù-paese fantasma

“Raiù” detto anche “paese fantasma” è ormai ridotto in rovine. Là dove è sbocciata la vita a poco a poco non resterà che un mucchio di sassi. Durante la perlustrazione di questo luogo abbandonato al silenzio, di fronte alle porte aperte delle case, o di quel che resta di esse, le finestre che sbattono accompagnate da cigolii vari, la mia mente viene invasa da domande piuttosto comuni: chissà che tipo di gente viveva in questo paese? Come vivevano? Perché hanno abbandonato questo posto? Che cosa si sono lasciati alle spalle? Quali tracce sono rimaste nella memoria altrui?
Sono riuscito ad avere alcune risposte dalla signora Palma Lombardo, nata il 6 maggio del 1920 a Raiù un paesino situato all’interno del perimetro Fondachelli-Fantina (ME). Le persone vivevano di quello che riuscivano a ricavare dalle campagne, commerciando con i paesi vicini e le condizioni di vita erano abbastanza buone rapportate al periodo. Le persone abbandonarono questo paesino nella seconda metà del 1900, perché era a rischio di alluvioni. La morte di un’intera famiglia fu la scintilla che fece scattare sull’attenti la popolazione locale che emigrò nei paesi limitrofi. Ringrazio Pierpaolo Paratore  per avermi accompagnato a conoscere questo luogo e la sua storia, e ringrazio ovviamente la signora Palma Lombardo e suo nipote Antonio Recupero.

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